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“Disarmiamo il patriarcato”: migliaia al corteo di Non Una di Meno, bruciata immagine di Valditara

Migliaia di persone hanno aderito alla manifestazione lanciata dal movimento transfemminista Non una Di Meno in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
A cura di Natascia Grbic
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"Disarmiamo il patriarcato". Questo uno degli slogan della manifestazione lanciata dal movimento transfemminista Non Una di Meno che oggi, sabato 23 novembre, sfila a Roma contro la violenza di genere. Migliaia le persone che come ogni anno hanno aderito alla manifestazione e che si riverseranno come una marea per le strade della capitale, sfilando da piazzale Ostiense a piazza Vittorio. A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, sono 106 le donne uccise per mano di uomini violenti. Numeri che indicano come il problema della violenza di genere sia non un emergenza, ma un problema strutturale della società.

Bruciata immagine di Valditara

"Le parole del ministro Valditara confermano l'urgenza di scendere in piazza" – spiegano le attiviste, riferendosi alle dichiarazioni fatte durante la presentazione alla Camera della Fondazione Giulia Cecchettin. "Il patriarcato esiste, non è ideologia e il razzismo istituzionale non è la risposta. L'assassino, il violento, l'abusante sono figli della nostra società e hanno quasi sempre le chiavi di casa". Durante l'inizio della manifestazione, alcune studentesse hanno bruciato con un fumogeno un'immagine del ministro dell'Istruzione e del merito, al grido di ‘Valditara pezzo di m…'.

Azione in solidarietà con la studentessa iraniana Ahoo Daryaei

La manifestazione si è aperta con un'azione dimostrativa di alcune attiviste che, urlando "Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce", sono rimaste in topless. L'iniziativa è volta a solidarizzare con la studentessa iraniana Ahoo Daryaei, che si è spogliata davanti all'università a Teheran per protestare contro il regime. Davanti a loro, lo striscione con scritto "il corpo è mio, decido io".

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